Il presidente uscente Donald Trump sembra aver provato empatia per la situazione di Ross Ulbricht. Il fondatore dell’ormai morto mercato del dark web Silk Road è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. Stando a quanto riferito, i legali della Casa Bianca stanno esaminando il caso di Ulbricht. Una decisione che deve essere presa prima dell’inaugurazione del 20 gennaio 2021 del presidente eletto Joe Biden.
Trump pensa alla grazie per Ross Ulbricht
Per il fondatore di Silk Road arriva una speranza di libertà. Secondo un rapporto del Daily Beast, l’ufficio legale della Casa Bianca ha tenuto sotto controllo i documenti relativi al caso di Ross. E Trump è stato recentemente informato della situazione e delle suppliche dei sostenitori di Ross Ulbricht. Secondo due fonti, il presidente degli Stati Uniti ha talvolta manifestato in privato una certa simpatia per le condizioni di Ross. Per questo motivo ha preso in considerazione il suo nome, tra gli altri, per la concessione della grazia.
Decisione entro gennaio 2021
E’ importante sottolineare che il presidente Trump ha ancora pochissimo tempo a disposizione per decidere. Infatti, l’attuale inquilino della Casa Bianca dovrà lasciare presto il posto al suo “avversario” politico Joe Biden. Il presidente eletto verrà insediato ufficialmente il prossimo 20 gennaio. Questo vuol dire che la libertà di Ross si deciderà nei prossimi giorni. A meno a che anche Biden non prenda a cuore la situazione del fondatore di Silk Road.
Ross Ulbricht imprenditore
L’attività imprenditoriale di Ross Ulbricht è iniziata nel 2009, dopo la laurea. Si è cimentato nel day trading e nello sviluppo di videogiochi. Oltre a fondare un’azienda per la vendita di libri online. È stato in questo momento che ha creato il sito web del mercato darknet Silk Road nel 2011 e lo ha gestito fino al suo arresto nel 2013. Silk Road è stato ideato per utilizzare Tor per l’anonimato e bitcoin come valuta. Lo pseudonimo online di Ulbricht era “Dread Pirate Roberts” dopo il personaggio immaginario del romanzo “The Princess Bride”.
Il carcere a vita
Dopo essere stato arrestato nel 2013, Ulbricht è stato condannato nel 2015 a un doppio ergastolo. Più quaranta anni senza possibilità di libertà condizionale. I suoi appelli alla Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Secondo Circuito nel 2017 e alla Corte Suprema degli Stati Uniti nel 2018 non hanno avuto successo. Attualmente è incarcerato presso il penitenziario degli Stati Uniti a Tucson. Ed è qui che di tanto in tanto fornisce analisi sul mercato di Bitcoin tramite il suo blog su Medium.
L’accusa e la condanna
Ross Ulbricht è il creatore del mercato del dark web ora morto Silk Road. È stato arrestato nel 2013 e due anni dopo una giuria federale di Manhattan lo ha ritenuto colpevole di sette accuse. Tra cui cospirazione per riciclare denaro, cospirazione per commettere pirateria informatica, cospirazione per il traffico di stupefacenti tramite Internet e prosecuzione di un’impresa criminale. Ulbricht è stato condannato a passare il resto della sua vita dietro le sbarre.
Il pentimento di Ross
Poco prima della condanna all’ergastolo, Ross Ulbricht ha inviato una lettera alla corte. In questa si percepisce il pentimento di una scelta scellerata, con il fine solo di fare soldi. Nella lettera si legge: “Silk Road avrebbe dovuto dare alle persone la libertà di fare le proprie scelte, di perseguire la propria felicità, comunque individualmente ritenessero opportuno. Si è rivelata un’idea ingenua e costosa di cui mi dispiace profondamente”.
Numerosi e influenti sostenitori pro Ulbricht
Nel tempo, Ross Ulbricht ha guadagnato alcuni influenti sostenitori nel circolo sociale e politico di Trump. Presumibilmente ha un certo sostegno da parte dei consiglieri presidenziali, dei sostenitori della riforma della giustizia penale con legami amichevoli con l’amministrazione e la famiglia Trump. Ulbricht inoltre è considerato un eroe di culto tra alcuni nella comunità crittografica e attivisti politici. Che sostengono che la sua condanna è stata inutilmente dura.
La petizione a favore di Ulbricht
Addirittura è stata messa in piedi una petizione per liberare Ross Ulbricht. Depositata su Change.Org, la petizione ha ottenuto oltre 3.70.000 firme, il conteggio è ancora aperto. Secondo la petizione:
“Ross è condannato a morire in prigione, non per aver venduto lui stesso droga, ma per aver creato un sito web dove altri lo facevano. Questo è molto più duro della punizione per molti reati peggiori. Tutti gli altri imputati legati al caso – incluso gli attuali venditori di droga e il creatore di Silk Road 2 – hanno ricevuto condanne da 17 mesi a 10 anni. Questo è il settimo anno di prigione di Ross. Si aggrappa alla speranza di una seconda possibilità. Sogna un futuro in cui può ricongiungersi con i suoi cari, creare una famiglia, contribuire alla società e ispirare il cambiamento come un sostenitore della riforma della giustizia penale”.
La storia di Ulbricht al cinema
La storia del fondatore di Silk Road arriverà sul grande schermo a febbraio 2021. La notizia è stata confermata da Lionsgate, nota compagnia di intrattenimento statunitense. La pellicola si baserà sull’articolo “Dead End on Silk Road” pubblicato nel 2014 da Rolling Stone. E si focalizzerà sulle vicende che portarono all’arresto di Ross Ulbricht.
L’opinione pubblica ha spinto Trump?
Non è in dubbio quanto l’opinione pubblica sia influente nelle decisioni politiche. E’ proprio la considerazione delle persone al caso di Ross Ulbricht che avrebbe spinto Donald Trump a dare una seconda possibilità al ragazzo. Anche perché Trump non è nuovo a decisioni mediatiche che rallegrano il popolo. E potrebbe essere l’ultimo atto del suo mandato presidenziale. Un’uscita in grande stile che potrebbe appannare la cerimonia d’inaugurazione del presidente Biden. Staremo a vedere cosa succederà!