L’Australia vuole semplificare il commercio transfrontaliero con Singapore utilizzando la tecnologia blockchain. Il governo australiano sta sperimentando l’uso della tecnologia blockchain in diversi settori. Questa volta la tecnologia è stata pensata per gli scambi di documenti intergovernativi con Singapore. Un’azione seguita da una nuova rete. Che promuove la blockchain presso i dipendenti pubblici. Una notizia importante che segna una partneship globale.
Australia e Singapore insieme per una prova blockchain
Due continenti diversi, distanti per cultura e posizione geografica. Eppure hanno deciso di avviare una prova internazionale di blockchain. Ad annunciare la collaborazione tra Australia e Singapore è stata l’Australia Border Force (ABF). L’agenzia doganale e di protezione delle frontiere ha comunicato l’inizio della prova. In base all’accordo sull’economia digitale Australia-Singapore (DEA). L’ABF ha annunciato anche che l’operazione è in collaborazione con Singapore Customs e Singapore Infocomm Media Development Authority (IMDA).
Meno costi e più efficienza
L’obiettivo è quello di rendere più facile per le aziende lo scambio digitale di documentazione commerciale. Inoltre il test blockchain mira a ridurre i costi amministrativi e aumentare l’efficienza commerciale. In particolare testerà le piattaforme di verifica digitale. Sia sul registro intergovernativo dell’ABF che sulla piattaforma TradeTrust di IMDA. Per la condivisione di documenti elettronici.
L’inizio del “commercio senza carta”
La collaborazione blockchain tra Australia e Singapore diventa un precedente importante. Che potrebbe davvero costituire l’inizio del commercio senza carta e l’avvio della digitalizzazione. Almeno è quello che si augurano gli addetti ai lavori. Infatti il commissario ABF ha detto:
“Questa iniziativa incorporerà il commercio senza carta. E lo scambio digitale sicuro di informazioni commerciali. Come parte della futura architettura e progettazione di uno sportello unico per il commercio australiano”.
Cosa devono fare le aziende?
La collaborazione tra Australia e Singapore nell’uso della blockchain fornisce un assist alle società crittografiche. Le aziende devono infatti fornire feedback sul processo della loro attività commerciale. Per questo motivo nel progetto non ci sono solo i due governi con ABF e IMDA. Ma c’è anche la partecipazione della Camera di commercio e industria australiana. Dell’Australian Industry Group. E delle istituzioni finanziarie di Singapore, inclusa la banca ANZ.
Caso analogo per le autorità
Discorso analogo vale per le autorità di regolamentazione e di controllo. Queste devono portare dei feedback sull’attività di commercio internazionale. Anche per evitare traffici illeciti. L’ABF fornisce feedback sulle lezioni apprese dallo studio con IMDA. Inoltre presenterà quelle in un rapporto di scoperta previsto per l’inizio del 2021.
Quella tra Australia e Singapore potrebbe essere una prova importante per la blockchain. Se i test sulla sperimentazione commerciale dovessero andare a buon fine, sarebbe uno spartiacqua globale. Molti paesi potrebbero stipulare degli accordi simili.Per rendere più efficiente le transazioni internazionali. Un argomento che potrebbe essere in oggetto ad un G20. E voi che ne pensate?