Il ministero delle finanze russo ha proposto nuovi emendamenti alla prossima legge sulle criptovalute in Russia. I nuovi requisiti potrebbero ammorbidire quelli già esistenti per i contribuenti delle criptovalute. La legge dovrebbe essere approvata a gennaio 2021. Il governo russo vuole che le partecipazioni per il prossimo anno fiscale siano rese pubbliche. Entro e non oltre il 30 aprile 2022.
Legge sulle criptovalute in Russia
Mosca sta lavorando per una regolamentazione crittografica. In una precedente proposta di legge, il ministero aveva chiesto di condividere le transazioni quando queste superano i 100.000 rubli (circa $ 1.300) in un anno. Ora il ministero ha proposto un nuovo pacchetto di progetti legge. Che vanno a migliorare la proposta precedente. Secondo questi, le persone devono segnalare le loro partecipazioni se le transazioni annuali superano i 600.000 rubli russi (circa $ 7.800).
Legge crittografica per il 2021
La legge completa di emendamenti, dovrebbe essere approvata entro gennaio. Come anticipato, il governo russo vuole che le transazioni del 2021 siano rese pubbliche entro e non oltre il 30 aprile 2022. Il valore della crittografia segnalata sarà calcolato dall’agenzia delle imposte nazionale. In base ai prezzi al momento delle transazioni.
Sanzioni se non si dichiara
Nella legge sulle criptovalute in Russia sono previste delle sanzioni a chi non rispetta i requisiti. La mancata dichiarazione dell’intera quantità di criptovaluta posseduta e il mancato pagamento delle tasse, comporterà multe. Se un contribuente non dichiara la sua criptovaluta per tre anni consecutivi, la punizione sarà più dura. Sono previsti:
- fino a sei mesi di carcere per criptovalute non dichiarate del valore di 15 milioni di rubli (~ $ 195.000);
- fino a tre anni di prigione per 45 milioni di rubli (~ $ 586.000).
Legge criptovalute in Russia: prevenire riciclaggio e terrorismo
Ovviamente, il governo di Mosca è stato attento alle conseguenze negative dell’uso delle criptovalute. Infatti, i minatori di valuta digitale e i broker over-the-counter (OTC) dovranno segnalare gli accordi a Rosfinmonitoring. Ovvero l’agenzia incaricata di prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Secondo quanto riferito, l’agenzia aveva pianificato di sviluppare il proprio strumento di tracciamento della blockchain. Per collegare gli indirizzi crittografici con le identità degli utenti.
Russia dura contro l’estrazione di bitcoin
Un disegno di legge proposto in precedenza dal regolatore è stato duro nei confronti dei minatori di criptovalute. Infatti cercava di vietare ai minatori in Russia di essere ricompensati per il loro lavoro in criptovaluta. Quel progetto legge ha suscitato timori. Si pensava che l’estrazione mineraria potesse essere messa fuori legge del tutto in Russia. Tuttavia, da quel momento non è stata chiarita.
Emendamenti più morbidi: Russia si avvicina alla crittografia?
Nonostante lo storico della Russia, come abbiamo visto, gli emendamenti proposti non sono così duri come uno dei primi progetti di legge. Che chiedeva una punizione per aver facilitato le transazioni crittografiche in Russia fino a sette anni di carcere. Quella versione ha provocato proteste tra la comunità crittografica russa. E persino critiche da parte di altri ministeri. Questo atteggiamento più morbido di Mosca fa ben sperare per i possessori di valuta digitale.
“Non è tutto oro ciò che luccica”
A mantenere con i piedi per terra è l’esperto di Digital Rights Center. Ritiene che la nuova bozza di emendamento non è poi così positiva. Sebbene meno dura rispetto alle versioni precedenti. Ma potrebbe comunque spaventare gli imprenditori delle criptovalute. Ha detto:
“Parte del mercato andrà alla darknet. Altri potrebbero scegliere l’emigrazione verso i paesi con regimi normativi più morbidi. E le persone ci chiedono aiuto ogni giorno di più”.
Russia e Criptovalute: un atteggiamento ambivalente
Dalle nostre crypto news possiamo tranquillamente affermare che la Russia non ha una posizione ferma sulla crittografia. Da quando le criptovalute hanno preso piede tra gli investitori, numerosi Stati stanno cercando di capire come agire al riguardo. La Russia è stato tra i primi Paesi a rispondere a questa esigenza. Ma in maniera del tutto ambivalente. Questo perché se da una parte l’introduzione della valute virtuali può avere ripercussioni negative. Dall’altra esse potrebbero favorire il sistema economico di Mosca. Infatti, lo stesso Putin non ha le idee ben chiare a riguardo. Staremo a vedere se qualcosa cambierà strada facendo.