Proprio ieri abbiamo parlato di uno strano trasferimento da parte di un portafoglio dell’era Satoshi del 2009 del valore di 50 Bitcoin (rimasti inattivi per 10 anni). In un elenco che Craig Wright rivendicava. Nonostante l’ipotetico Satoshi Nakamoto abbia detto più e più volte di non c’entrare nulla. Il prezzo della criptovaluta di riferimento, dopo che questa notizia ha iniziato a diffondersi, ha subito un calo. Alcuni investitori, addirittura, temono che un early adopter (= utente precoce) si stia preparando a scaricare una quantità significativa delle loro partecipazioni crittografiche.
Sicuramente questo evento straordinario avrà contribuito al ribasso di Bitcoin, ma la regressione in corso è stata perpetuata anche dai molteplici e rapidi rifiuti che hanno caratterizzato la crypto non appena si trovava nei pressi delle 5 cifre.
Attualmente (ore 8.02) si trova a quota $9.055,34, diminuendo di circa $400 rispetto a ieri e chiudendo al di sotto della media mobile semplice di 20 giorni. Sull’importanza di questo specifico livello tecnico, AI e Joe McCann, lo specialista di Cloud di Microsoft e il noto trader crittografico, hanno dichiarato:
“Una chiusura al di sotto di $9.287 per BTC sarebbe un male per i tori, è il 20° giorno”.
Dopo essersi assestato per lungo tempo nella fascia compresa tra i $9.000 ed i $10.000, riuscendo peraltro a toccare quest’ultima cifra, ora Bitcoin si trova in un punto flesso. Essa rischia, per la prima volta, una rottura al di sotto del livello medio di banda di Bollinger. Questo declino non è molto promettente, infatti è possibile che abbia aperto le porte per un ulteriore ribasso nelle prossime settimane.
Cosa ne pensano gli esperti?
Gli analisti ritengono che l’attuale tendenza al ribasso segna un crollo tecnico che potrebbe portare la criptovaluta ancora più giù nel breve termine. Josh Olszewicz, un rispettato analista di criptovaluta, pensa che BTC arriverà a toccare i $7.900, un valore di molto inferiore rispetto a quello attuale.
Questa debolezza potrebbe essere invalidata solo se la criptovaluta sarà in grado di reagire fortemente al suo supporto nella regione inferiore a quota $9.000.
In linea generale, è possibile dire che Bitcoin stia dando dei segnali negativi, anche se essi si erano manifestati anche prima di questo calo:
- la crescita della rete netta;
- le costose transazioni BTC;
- il denaro (redditività dei possessori di BTC).
Ma, non tutti i pensieri degli esperti sono negativi…
Tuur Demeester, partner fondatore di Adamant Capital, un fondo alfa Bitcoin, ha recentemente suggerito che BTC potrebbe essere sulla buona strada per entrare nella sua prossima fase parabolica a causa della stampa di denaro da parte di banche centrali e governi.
Fatto sta che… questo calo era stato previsto, lo avevano scritto alcuni trader, quindi osservare una ripartenza di Bitcoin potrebbe essere solo questione di tempo. Vedremo, dunque, cosa accadrà questo fine settimana: Bitcoin si allenerà per diventare più forte oppure si riposerà come si fa in ogni weekend che si rispetti?
A lunedì, sempre con nuove notizie e aggiornamenti.